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F1 BAKU: Semperboni tre su quattro. Trionfo Ferrari.

  • 6 nov 2018
  • Tempo di lettura: 5 min

Ad una settimana dallo strepitoso successo di Fedele in Cina i team sono gia pronti ad affrontare le numerevoli insidie del tracciato di Baku, capitale dell'Azerbaijan. Sulla carta il cittadino più veloce del mondo dovrebbe vedere un ritorno della Mercedes, senza vittorie da Abu Dhabi 2017. Il lungo rettilineo che porta da curva 16 al traguardo è sicuramente un punto di forza della W09, la quale però dovrebbe faticare nel secondo settore, parte nella quale la SF71-H sembrerebbe essere piu competitiva. La Red Bull, invece, è costretta a subire un importante deficit di Power Unit. Pare, in questo modo, difficile confemare la vittoria della Cina. Tra i mid team la lotta è piu serrata che mai, con Force India, Renault, Haas, McLaren, Sauber e Toro Rosso a formare un gruppo compatto ed omogeneo. Il lunedì di qualifica viene dominato dalla Ferrari. Semperboni (Smokeman) completa un giro straordinario in 1' 36" 550, circa 4 secondi più rapido del giro di Bellagati del 2017 (1' 40" 800). Dietro a Semperboni si piazza Casciaro, con una Red Bull sorprendente nonostante il distacco di 1.2 secondi dalla vetta. Solamente terza la prima delle Mercedes, con Verni (Unapulitan) che è costretto ad accusare piu di un secondo di distacco dalla pole position. Molto indietro anche Fedele (Red Bull - 6°) e Lauro (Mercedes - 8°). Nota particolarmente positiva riguarda il sostituto di Bellegati. Emanuele Felicella (Emazo) è stato chiamato a prendere il posto del due volte campione del mondo solamente in qualifica, ottenendo un ottimo 2° posto (Diventato 12° con lo scambio piloti per la gara). La situazione tra i mid-team è più competitiva che mai. Quarto tempo per la Haas di De Campo, seguito a ruota da Rokita (Force India). Renault leggermente più indietro mentre McLaren eliminate nel Q1 e nel Q2. A tornare nelle posizioni che contano è la Toro Rosso. Il team gestito da Lorenzo Brolli è arrivato a Baku con un nuovo pilota, Manuel Focà (Manuel-996), il quale ha subito dimostrato il suo valore accedendo al Q2 e qualificandosi in undicesima piazza. Poco più lontano, invece, il suo compagno di squadra Sanzone (Kingofthewars). Passano poco meno di 24 ore. Alle 21.30 di martedì si spengono i semafori e parte ufficialmente il Gran Premio dell'Azerbaijan. Ancora una volta Semperboni si rivela efficace nello stacco frizione, ottenendo l'all-shot in curva uno. Casciaro è costretto a difendersi dagli attacchi di Verni, che con una stupenda staccata in curva due guadagna il secondo posto. Gara che inizia non proprio positivamente per De Campo (Haas), il quale si ritrova l'ala danneggiata per un contatto con una Mercedes. Il pilota Haas decide, nonostante il danno, di non rientrare ai box e di proseguire con la strategia del pit-stop singolo. Il primo colpo di scena arriva al termine del terzo giro. Filippo Bellegati, tornato alla guida della Ferrari, sbaglia completamente l'approccio alle ultime due curve. L'impatto contro il muro è violento, anzi violentissimo. Per Bellegati si tratta del secondo ritiro consecutivo. Zero punti che fanno male al morale di un pilota che, confermatosi al top nel 2016 e nel 2017, sta vivendo un momento difficile dal quale può risollevarsi solo e soltanto se aiutato dal team, soprattutto nel morale. La gara continua, con la direzione gara che si rimuove velocemente la SF71-H, lasciando via libera ai piloti. Per tutto il primo stint a dominare è Semperboni, che porta il vantaggio su Verni ha circa dieci secondi. La Mercedes, partita con le gomme soft (le più dure) aveva previsto questo gap, studiando una strategia che avrebbe dato i suoi frutti nel secondo stint, ossia una volta montate gomme SuperSoft.  A dimostrarsi il più veloce nella casa della stella a tre punte è nuovamente Lauro. Nonostante le deludenti qualifiche ed un avvio in sordina Emanuele si ritrova dopo una decina di giri a combattere con Casciaro e Verni per la seconda posizione. Approfittando del vantaggio di Power Unit Emanuele Lauro svernicia Casciaro, portandosi negli scarichi del compagno di squadra. A quel punto ad intervenire è il team principal Alessio Miele, il quale chiede uno scambio di posizioni. Verni non pone obiezioni, lasciando passare Lauro. La situazione sembra diventata relativamente statica. All'inizio del giro numero 22, però, un fulmine a ciel sereno precipita violentemente in casa Mercedes. Verni allunga troppo la frenata in curva due, tocca il muro e danneggia l'ala anteriore. L'aerodinamica è ormai compromessa ed in curva dodici Verni, a causa del grande sottosterzo, impatta contro il muro. La vettura diventa incontrollabile, la sospensione anteriore destra cede ed i detriti schizzano verso l'aria, invadendo poi tutta la pista. Verni scende illeso dalla vettura, consapevole però di aver commesso errore madornale. Per Mercedes non è finita qui. Il giro dopo, passaggio numero 23, Lauro arriva nella "Zona del Castello". L'ingresso è, probabilmente, eccessivamente garibaldino e la sua W09 tocca le barriere. Si tratta del secondo ritiro in soli due passaggi per la Mercedes, che torna a casa con zero punti ed un distacco in classifica piloti e costruttori che sembra già irrecuperabile. C'è da dire che in questo Gran Premio la percentuale di ritiri è sempre stata molto elevata. A concludere anticipatamente la gara sono state anche le due Haas. De Campo, a causa di un bilanciamento non proprio ottimale in seguito al danneggiamento dell'ala, va lungo in curva otto, distruggendo la sua vettura. Per Spadi (Synestra), invece, il ritiro è arrivato in curva tre. Gara conclusa prima del previsto anche per Ivan Ventura, che con la Sauber era in ottima posizione prima del contatto con le barriere. Il Gran Premio dell'Azerbaijan scorre via senza troppi colpi di scena. A fornire spettacolo nell'ultima parte di gara è Alessio Pelagaggi, che si dimostra un ottimo pace-man. Così come a Shanghai, Pelagaggi parte oltre la top10. La strategia è improntata sulla sosta singola, ma a differenza degli altri mid-team il romano decide di partire con gomme Soft. Alla totale gestione del ritmo gara nel primo stint si è contrapposta un'aggressività nell'ultima parte di gara. Il pilota McLaren è difatti riuscito a recuperare il distacco che lo separava da Antonio Ternino (Talz - Sauber), sorpassando il riminese all'esterno in curva uno. Una manovra da molti considerata come "the overtake of the day". Ottima la prestazione della seconda McLaren. Nicola Catena ha finalmente costruito una gara solida, nonostante un leggero errore al primo giro che lo ha costretto ai box. Negli ultimi giri di gara la Red Bull è costretta ad un pit-stop extra, dovuto a causa di un errore di Casciaro. Grazie a ciò è Antonio Fedele a ritrovarsi in seconda posizione, completando un' eccellente rimonta dopo le deludenti qualifiche. La gara si conclude con la vittoria di Semperboni, quasi mai inquadrato ed autore di una "passeggiata" tra le vie di Baku per 51 passaggi. Completano il podio le due Red Bull, ancora una volta confermatesi seconda forza del campionato In quarta posizione conclude Rokita, anch'esso protagonista di una gara in solitaria che dimostra per l'ennesima volta la qualità del pilota Force India. Seguono le due Renault di Aloj e Bonvento, anch'essi soddisfatti di aver portato a casa buoni punti per il campionato costruttori. Settimo chiude Pelaggagi, che conferma il passo avanti già riscontrato in Cina. In ottava posizione conclude Ternino, che ottiene i primi punti in campionato per sè e per l'Alfa Romeo Sauber. Ennesima sorpresa arriva da Daniel Sanzone, che grazie ad un'accurata gestione gara ed un ritmo costante conclude in nona posizione. Un risultato importantissimo per il morale di Daniel. A concludere la zona punti è Nicola Catena, a chiudere un "weekend" di gara di successo per il team di Woking. L'appuntamento va al Gran Premio di Spagna, in programma il 12 ed il 13 novembre. Inizia la stagione europea, la stagione dei più importanti ed affascinanti circuiti della storia. See you soon at Catalunya

1 Comment


Simone Casciaro
Simone Casciaro
Nov 06, 2018

Ma non è stata colpa mia :(

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