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F1 MONACO: DOMINIO FERRARI NEL PRINCIPATO. SEMPERBONI SEMPRE PIù LEADER

  • Immagine del redattore: Matteo Pittaccio
    Matteo Pittaccio
  • 25 nov 2018
  • Tempo di lettura: 4 min


Si sbarca a Monte Carlo, per il 6° round della stagione di F1, tra certezze e dubbi.

Le prime riguardano Ferrari e Red Bull, le seconde invece interessano Mercedes e la lotta tra le scuderie minori.


CRONACA DELLE QUALIFICHE


A scombussolare tutti i programmi è, però, la pioggia. Poco prima delle qualifiche nel principato si abbatte una leggera pioggia che costringe i team ad optare per gli pneumatici Intermedi.

Nonostante questo improvviso cambiamento la Pole Position si conferma di proprietà della Ferrari, con Semperboni (SmokeMan845) che ferma il cronometro sul tempo di 1' 19'' 296.

Ottima la prestazione di Verni (Unapulitan) che con un eccellente giro si qualifica al secondo posto, a soli 32 millesimi dalla Pole.

Terzo posto per Casciaro, seguito da Bellegati. Deludenti, invece, Lauro e Fedele sorpassati anche dalla straordinaria prestazione della Renault guidata da Salvatore Aloj.

Di seguito trovate i risultati ufficiali delle qualifiche del Gran Premio di Monaco.



CRONACA DELLA GARA


Si arriva a martedì, giorno di gara. Stavolta il cielo è prevalentemente sereno, con solamente qualche nuvola che contribuisce a far diminuire la temperatura dell'asfalto.

Allo spegnimento dei semafori scattano le vetture ed alla prima curva, la St. Devote, non mancano i problemi. A causa di un pesante lag Lauro impatta contro il muro, riducendo in mille pezzi la propria W09. Coinvolto nel caos dell'inizio gara è anche Aloj, che dopo una straordinaria qualifica prima danneggia l'ala anteriore e poi rompe il braccetto della sospensione posteriore sinistra alla Chicane del Porto.

I primi giri di gara vedono i piloti della "Top 5" racchiusi in circa tre secondi.

A risultare, comunque, i più rapidi sono Semperboni, Verni e Casciaro.

Il gruppo dei mid team è capitanato da Di Legge, terzo pilota McLaren che sostituisce un febbricitante Pelagaggi, seguito a pochi decimi di secondo da Bonvento e De Campo.

Più indietro Spadi, che con la seconda Haas è stato costretto ai box per un cambio dell'ala anteriore, e Rokita.

A stravolgere il GP è Verni. Il pilota Mercedes accusa gravi problemi di temperatura alle gomme posteriori, le quali salgono oltre i 110°, rendendo impossibile la guida all'interno del catino monegasco.

Verni si difende bene alla Chicane del Porto, ma poche curve dopo deve cedere sia a Casciaro sia a Bellegati. Quest'ultimo, purtroppo, nel duello danneggia una parte di ala anteriore con effetti negativi su passo gara e strategia.

In tutto ciò Semperboni prende il largo, portando il vantaggio su Casciaro a circa 20 secondi.

Ottima la rimonta dell'altro pilota Red Bull, Antonio Fedele, il quale nella prima parte di gara riesce ad approfittare al meglio delle disavventure degli avversari per piazzarsi al terzo posto.

La gara scorre senza eccessive sorprese fino a quando Verni non trova sulla sua strada, o meglio traiettoria, Nicola Catena. Il giovane pilota McLaren esita nel dare strada a Verni, che spazientito si affianca a Catena per poi distruggere l'alettone anteriore della vettura color papaya. Un'azione deliberata che porta a conseguenze drastiche per il riminese della Mercedes.

A proposito di McLaren bisogna evidenziare l'ottimo lavoro svolto da Di Legge nella prima metà di gara. Luigi, per 39 giri, non cede mai ad un Bonvento (Renault) sempre presente nei suoi specchietti, ma a dir la verità mai troppo vicino per concludere il sorpasso.

Più in difficoltà le Haas, con Mattia De Campo che al tornante del "Grand Hotel" allunga eccessivamente la frenata, provocando un danno ingente all'ala.

Spadi, invece, dopo la sosta non prevista di inizio gara procede regolarmente giro dopo giro, recuperando posizioni su posizioni fino ad arrivare in ottava piazza alle spalle di Bonvento.

Poche righe fa si è scritto di un Di Legge costante e veloce per 39 giri. Sì, perché proprio al passaggio numero 39 Luca D'Amico (Williams) si gira in uscita dell' "Anthony Noghes", inserisce la retromarcia e arretra di qualche metro, tanto basta da sorprendere Di Legge, che non può far altro che attendere il momento dell'impatto, per poi probabilmente imprecare contro il collega. In tale modo Luigi Di Legge si ritira dal Gran Premio, lasciando strada libera a Bonve, ad Haas, Force India e Toro Rosso.

L'ultima parte di gara è vivacizzata da Rokita (Force India). Partito 14° egli si rivela molto abile nella gestione del mezzo, rischiando poco e risalendo fino al 7° posto, in piena lotta con la Haas di De Campo, dietro alla Force India a causa dell'ennesimo problema all'alettone anteriore che lo porta per quattro volte ai box.

La lotta fra Rokita e De Campo si dimostra più una battaglia di nervi che fisica. La mossa che cambia le carte in tavola arriva, però, al giro 62, quando De Campo affila gli artigli e prova un sorpasso da "straccio di licenza" su Rokita nella salita di Beau Rivage. Di spazio in quel punto non ce n'è e di conseguenza De Campo e Rokita arrivano al contatto, che poi porta entrambi ai box per la sostituzione del musetto. A fine gara il pilota Haas viene penalizzato di 10 secondi sul tempo totale di gara, perdendo la posizione su Rokita.

In seguito a quest'ultimo colpo di scena la gara arriva al termine del suo chilometraggio, con Semperboni che vince e convince sempre più, ottenendo il quinto successo su sei gare disputate, pronto ad abbattere tutti i record esistenti, dei quali la maggior parte appartenenti a Filippo Bellegati, ancora una volta vittima di una gara sfortunata conclusa con l'ennesimo ritiro.

A confermare la leadership nella classifica costruttori è la Red Bull, che piazza Casciaro in seconda posizione e Fedele in terza.

Mercedes che torna a casa con zero punti. Verni ha si concluso la gara al 4° posto, ma è stato poi squalificato dal GP per i fatti accaduti nel doppiaggio di Catena.

Straordinaria la gara di Marco Bonvento, poco inquadrato ma autore della sua miglior prestazione in carriera (P4).

Se a Bakù la Toro Rosso poteva definirsi soddisfatta qui a Monaco la felicità post-gara crediamo sia raddoppiata. Infatti sia Foca' sia Sanzone hanno concluso la gara in zona punti (P8 e P9).

Anche le due Haas guadagnano punti fondamentali per la classifica costruttori, soprattutto nei confronti della Force India.

Proprio quest'ultima vede arrivare in Top 10 entrambi i piloti: al sesto posto Rokita ed al decimo Kevin Giuliano (Nivek), che conquista il suo primo punto in stagione.

Di seguito trovate i risultati ufficiali del GP di Monaco.




L'appuntamente va, dunque, al Gran Premio del Canada, in programma il 3 ed il 4 dicembre 2018.


Articolo a cura di Matteo Pittaccio

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